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domenica 15 febbraio 2015

Come scegliere seriamente le scarpe da corsa!


Dimenticate il fai da te e scordatevi Decathlon. In questo modo non comprerete mai delle buone scarpe da corsa per voi. Se siete alle prime armi, ovviamente! Per farvi capire, vi descrivo la mia storia da runner in breve. Ho iniziato a "corricchiare" nel 2010/2011 con delle pessime Reebok che mi andavano persino strette (ma non me ne rendevo conto) pagate non più di 35€. E in effetti, come consigliavo anche nel post dei 5 consigli per cominciare a correre, non vi conviene spendere di più. A meno che voi non siate fermamente convinti di continuare e di correre "seriamente". Per un po' ho abbandonato la corsa, nel 2012/2013 praticata saltuariamente (sempre utilizzando le suddette Reebok) e dal 2014 invece praticata con costanza. Ecco, l'anno scorso mi reco da Decathlon dopo essermi fatta una cultura su vari siti e dopo aver fatto test anche molto accurati su internet. Mi baso molto sull'estetica (lo ammetto) e acquisto delle Kalenji Keeprun per le lunghe distanze, pensando di aver svoltato perchè erano indicate per chi fa anche le maratone! Ma dai! Vabbè, ingenua io. Non erano malaccio, come ammortizzazione c'erano anche. Solo che non erano le scarpe "per me". Così, dopo qualche mese e con le scarpe ormai sformate, rivado da Decathlon più armata di informazioni che mai e mi butto su Asics "da sempre una garanzia" come dicono tutti i runner faighi. Nel dubbio di pronare (poi vediamo che vuol dire) prendo delle GT 1000 per tendenza pronatrice, veramente belle (anche stavolta l'estetica m'ha sedotta) e che ho indossato e rattoppato fino all'altro ieri, ma che comunque avendoci corso dei bei km (comprate verso settembre 2014) avevano perso di ammortizzazione. Mi sembrava giunto il momento di affidarmi a un personale serio e qualificato per l'acquisto di un paio di scarpe da corsa. Così ho salutato il fai da te e mi sono informata su negozi specializzati nella mia città. Detto ciò, per il vostro paio di scarpe da running serio, dovete recarvi per forza in un negozio specializzato che abbia il tapis roulant con il monitor. Che vuol dire? Vuol dire che all'interno del negozio non ci sono dei semplici commessi, ma sportivi veri, che corrono e che si allenano e che hanno esperienza nel giudicare ed esaminare ogni tipo di corsa e ogni falcata.
Ecco, secondo me e secondo la mia esperienza, cosa vi dovrebbe chiedere di primo acchitto la persona dello staff. 
1. Quante uscite a settimana fai?
2. Quanti km percorri?
3. Quanto pesi?
Già da queste 3 semplici domande ci si può indirizzare verso un modello piuttosto che un altro. La questione del peso è fondamentale. Io non ho il classico fisico da runner. Sono normopeso, faccio palestra, ho un fisico curvy, e sono alta 175cm. Va da sè che non peso 50kg (mooolti di più) e le scarpe da corsa femminili sono tarate più o meno su quel peso lì. Dunque conviene prendere scarpe maschili o unisex, in modo tale che l'ammortizzazione duri molto più a lungo (ed ecco perchè le ultime Asics prese a settembre si sono scaricate molto molto presto).
In secondo luogo, vi prenderanno l'appoggio. Cioè vi faranno salire scalzi su una pedana e stare lì fermi per un paio di minuti. Vedranno com'è fatta la pianta del piede in sintesi, esame che può essere fatto anche da voi a casa salendo a piedi nudi bagnati su un foglio di carta. Ma anche se vi esaminaste l'appoggio da soli, poi comunque non sareste in grado di acquistare le scarpe più indicate per quella tipologia di appoggio. 
Presa quest'altra info (per la cronaca, ho un appoggio neutro, almeno questo lo sapevo!), è ora di provare tanti modelli e salire sul tappeto! Molto probabilmente il primo modello sarà "di prova", nel senso che il commesso dovrà esaminare la postura del piede in corsa e quindi eventuali difetti da correggere con un buon paio di scarpe. Cose che, ovviamente, non si è minimamente in grado di valutare con il fai da te. Ecco, io ho scoperto di iperpronare col piede destro. Cioè, solo con il destro?! Ma che roba è? Quando ho visto il video sono rimasta di stucco, proprio non pensavo! Ovviamente non mi ero mai vista correre da dietro al rallenty, nè mai qualcuno, venendo a correre insieme a me, mi aveva fatto notare questo difetto. 
Che vuol dire pronare? Significa che il piede continua a ruotare dopo l’impatto sul terreno invece di cominciare la fase di spinta. Questo causa una tensione eccessiva al piede, alla tibia e al ginocchio causando anche dolore (cosa che ho avvertito, infatti, di tanto in tanto). 


L'immagine vi dà una minima idea, ma credetemi, da soli non riuscite a capire una mazza di come correte. Pensate che io ero convinta di "supinare"! 
Una volta quindi scoperto il difetto, il commesso cercherà per voi modelli adatti a questo scopo, quindi atti a correggere il difetto. Se è davvero in gamba, poi, vi consiglierà anche esercizi mirati per la correzione di tale difetto. 
E quindi ora comincia il bello! Proverete tanti modelli adatti a voi e con ognuno farete una corsetta e rivedrete il video. Prendendo in considerazione quindi, la sensazione in corsa e il miglioramento della correzione del difetto in video. 
Personale qualificato come vi avevo detto infatti (per chi fosse di Roma, si tratta di LBM Sport! Consigliato anche dalle sisters di cui vi linko l'articolo), non solo per i consigli, ma anche per la sapiente scelta di non dirmi il costo di ogni modello provato, in maniera tale da non influenzare la scelta e per fare poi, ovviamente, un bilancio dopo. 
Alla fine della fiera, ho provato 6/7 modelli che a occhio, basandomi quindi solo su intuito e gusto, non avrei minimamente preso in considerazione! Dunque, anzichè spendere e spandere qua e là facendo acquisti non mirati, andate direttamente in uno di questi negozi specializzati perchè non si tratta di acquistare un semplice paio di stivali che devono essere fighi e comodi ma manco tanto, ma di prendere in considerazione così tante variabili che non possiamo non affidarci a una persona competente nel campo e che vi si dedichi almeno un oretta, perchè a meno che non siate già dei runner super esperti, è questo il tempo che ci vuole come minimo per fare qualche prova sul tappeto e capire come poter correggere un eventuale difetto di appoggio! Poi ovviamente, anche l'occhio vuole la sua parte, ma mettete l'estetica agli ultimi posti della classifica, le scarpe da corsa devono essere utili, ognuna ha uno scopo ben preciso e comprate così a casaccio non servono quasi a nulla.
Spero che questo breve resoconto vi sia stato utile! Se non avete mai provato a correre, cominciate che le giornate si stanno allungando ;)

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